IL BLU, UN COLORE "MODERNO"
LA STORIA
Del tutto assente dai primi disegni rupestri, gli uomini impararono a riprodurre il blu molto più tardi. Agli antichi, il blu non interessava, il loro sistema simbolico si era costruito intorno ad altri colori e il blu ne era stato escluso.
Nella trattatistica sui colori, nella simbologia del colore, nei codici dei colori liturgici, persino nelle descrizioni dell'arcobaleno, il blu è costantemente il grande assente fino all'anno Mille. Dal XVIII secolo il rosso cessò di essere un vero rivale per il blu, diventò “il colore preferito” delle popolazioni europee.
Intorno al blu si definì il nuovo simbolismo dell'epoca dei Lumi e ancor più del Romanticismo; simbolo del progresso, dell'ideale, della libertà e poi del sogno, del sentimento e della malinconia, il blu divenne il colore più presente in pittura e più citato in letteratura e in poesia.
FOCUS ON
Blu: colore preferito e simbolo della società contemporanea. Oggi il blu è un colore “seducente, che tranquillizza, che fa sognare” è quello che la pubblicità sfrutta per incrementare le vendite, è il colore scelto dai grandi organismi internazionali (dall'ONU, all'Unesco, all'Unione Eurporea), è il più indossato.
Il blu ha conosciuto nella nostra epoca una pervasiva diffusione perché è innocuo, neutrale, non ha alcun chiaro orientamento simbolico. Il blu, divenuto il più pacifico, il più neutro di tutti i colori.